perché i genitori non vogliono un bambino autistico in classe?

Perché i genitori non vogliono un bambino autistico in classe?

Napoli, “no ai bambini autistici nella classe di mio figlio!” – E’ l’ennesima storia di discriminazione anche se i genitori precisano che non si tratta di questo: succede a Napoli, due giorni fa, i genitori chiedono e ottengono il nulla osta per il trasferimento dei propri figli in un’altra scuola elementare dopo aver constatato che nella classe c’era un compagno affetto da autismo.

Evito di puntare il dito perché da professionista è mio interesse capire le motivazioni che inducono la gente a determinati comportamenti … e allora cerchiamo di capirle insieme!

Il comportamento di dirigente e genitori: quali le motivazioni

La dirigente si è opposta all’iniziale richiesta di trasferimento dei bambini in un’altra classe? Perché? La scuola opera in un’ottica di integrazione, anzi l’integrazione scolastica dei bambini disabili costituisce un punto di forza del nostro sistema educativo. Appoggiare chi ostacola questa integrazione è, oltre che discutibile dal punto di vista etico-morale, un fallimento nel raggiungimento di questo obiettivo fondamentale.

I genitori non vogliono che i loro figli stiano in classe con un bambino affetto da autismo. Perché? La motivazione addotta è che il bambino affetto da autismo potrebbe disturbare il corretto andamento dell’attività didattica, non parlano di discriminazione parlano di possibilità per i propri figli di poter lavorare nelle condizioni ottimali.

Prima di proseguire, per favore

Perché i bambini autistici sono visti come elemento di disturbo della classe?

Ora la domanda da farci sarebbe un’altra: perché si pensa che un bambino affetto da autismo possa essere un “elemento di disturbo” per la classe? Molti bambini affetti da autismo sono etichettati come “bambini cattivi” in quanto iperattivi, aggressivi ma è anche vero che, se adeguatamente supportati, questi atteggiamenti, incomprensibili per chi  non conosce questo tipo di disturbo, possono essere ridimensionati e a poco a poco addirittura eliminati. Oltre a un adeguato supporto da parte di insegnanti di sostegno e assistenti scolastici è opportuno inoltre sensibilizzare i genitori in maniera opportuna. Spesso infatti si ignora che un bambino autistico è anche un bambino estremamente intelligente e affettuoso e questo può essere un valore aggiunto per i propri compagni.

D’altronde mi sorge spontanea una domanda:  una delle cose più belle che possiamo insegnare ai nostri figli non è forse quella di non essere egoisti, di accettare l’altro e di aprire il proprio cuore a lui? Buona integrazione a tutti da Social Mamma!

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