Mio figlio non sta mai fermo

Mio figlio non sta mai fermo: ecco perché e cosa puoi fare

Come mai mio figlio non sta mai fermo? A casa è sempre in agitazione e anche a scuola le maestre si lamentano del fatto che si alza di continuo… per non parlare di quando usciamo per una pizza!

L’irrequietezza è una caratteristica che oggi contraddistingue una buona parte dei nostri bambini.

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Ecco perché mio figlio non sta mai fermo

Non è semplice capire le cause di questa irrefrenabile voglia di essere continuamente in movimento. Possiamo però fare delle ipotesi:

  • Un sistema di regole non appreso – molti dei bambini che oggi sono “irrequieti”, già dalla prima infanzia hanno appreso delle modalità inadeguate di vivere alcuni momenti quali, ad esempio, il pranzo. Al bambino, anche piccolo, deve essere ben chiaro che ci sono dei momenti in cui non è consentito girovagare per casa. Essere chiari su questo punto aiuta i nostri figli ad allungare poco a poco i tempi in cui si sta seduti.
  • Il movimento è autostimolante – il movimento è una sorta di motore propulsivo e più ci muoviamo, più abbiamo voglia di muoverci e diventa difficile riuscire a fermarci.
  • Potrebbe esserci un aspetto patologico – un bambino che non sta mai fermo, che va avanti e indietro per la classe, potrebbe anche celare un Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività che andrebbe approfondito e trattato con opportune strategie educative.

Cosa possiamo fare noi genitori?

Ecco 5 modalità di intervento per gestire al meglio un bambino che non riesce a stare fermo:

  • Esplicitate chiaramente i luoghi  dello “stare seduti”;
  • Definite anticipatamente quanto tempo il bambino deve stare seduto e siate coerenti con questa decisione;
  • Evitate di tenere seduti i bambini con cellulari e giochi elettronici. Con un gioco elettronico in mano, il bambino non apprende a stare tranquillo: è infatti impegnato in un’attivita che implica un’eccessiva attivazione neuronale.
  • Preferite giochi da tavola, magari a turno, che insegnano ai piccoli ad aspettare il proprio turno senza sopraffare gli altri.
  • Non sottovalutate i campanelli d’allarme degli insegnanti: se un insegnante vi conferma che anche a scuola il bambino non riesce a stare seduto, cercate di approfondire la questione da un punto di vista medico. Meglio intervenire quando non è ancora troppo tardi!
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