Quante volte ci hanno detto «Nuotare viene naturale! Entra in acqua e saprai già nuotare…» e poi l’immancabile… «Ma come?! Nuotavi nella pancia della mamma!». Niente di più sbagliato! Non tanto perché non sia vero, quanto perché è uno tra i tanti luoghi comuni che sminuisce quello che per il piccolo è un’impresa sovrumana, come andare in bicicletta o imparare a scrivere. E questo succede troppo spesso a chi si rivolge ad un bambino…
Gli atteggiamenti da evitare nell’insegnare a nuotare a un bambino
Non è per nulla facile insegnare a nuotare a un bambino, quindi per prima cosa evitate questi atteggiamenti
1˚ Atteggiamento sbagliato – Sminuire la portata dell’abilità che si sta apprendendo. Ciò che per noi può sembrare cosa da nulla, vuoi perché ci abbiamo messo poco ad imparare a nuotare, vuoi perché abbiamo avuto un valido maestro, vuoi perché chi ce l’ha insegnato ha avuto tanta pazienza, per un altro può essere un attività assolutamente impegnativa che richiede costanza…
2˚ Atteggiamento sbagliato – Sminuire la portata dell’emozione che il nostro bambino o la nostra bambina sta provando. In questo articolo parliamo di “paura” dell’acqua, “paura” di nuotare, quindi abbiamo a che fare con un’emozione. L’emozione della paura ha un forte valore adattivo: provando paura, l’uomo si attrezza per mettere in atto comportamenti atti alla sopravvivenza! Quante volte succede che chi insegna a nuotare non da’ peso alle emozioni del bambino e mette in atto senza scrupoli “metodi brutali”? Tante! Buttare nell’acqua tuo figlio senza spiegargli il perché, senza prima metterlo a suo agio, potrebbe anche servire ad “armarsi” per cercare di rimanere a galla, ma perché usare questa “terapia d’urto”? E’ preferibile che il tuo bambino provi la paura a piccole dosi: all’inizio potrebbe essere tanta e in tal caso è bene farla diminuire poco a poco. Come farlo? Attraverso opportune tecniche di rilassamento, facendogli notare il beneficio del nuotare, infondendogli fiducia in sé stesso, grinta e curiosità. Questo atteggiamento può fargli raggiungere il risultato in maniera più tranquilla e rilassata! Ovviamente adopera tutti gli artifici tecnici del caso: salvagente, braccioli, ecc.
mio padre che mi buttava in acqua dove non toccavo “perché è così che si impara a nuotare” #traumainfantile #limortacci
— Hile pistolero! (@ShariDeschain) 2 Luglio 2012
3˚Atteggiamento sbagliato – Rinunciare ad insegnargli a nuotare perché ha paura. Gettando la spugna non farai altro che suggerire al tuo bambino che forse fa bene ad aver paura di nuotare, che forse lo stai proteggendo da un pericolo fondato o, cosa ancora più rilevante da un punto di vista psicologico, che non è in grado di farlo. Tutti possiamo imparare tutto se siamo opportunamente supportati, se ci sono le condizioni psico-fisiche idonee a farlo! E anche tuo figlio può farlo! Perciò la grinta non deve essere solo dei bambini ma anche tua, di te che glielo insegni o che lo indirizzi verso un professionista. Senza contare l’alto valore aggregativo che ha questa attività soprattutto per bambini e ragazzi!
Beh, che ne dite? Adesso insegnare a nuotare a tuo figlio sarà più semplice? Riassumo in una frase tutto quello che ci siamo detti…
“Soltanto una cosa rende impossibile un sogno: la paura di fallire” – Paulo Coelho
Buone nuotate!